FAQ
Le domande frequenti
Cos'è il Qigong?
Il Qigong è una disciplina cinese millenaria che combina movimenti lenti, tecniche di respirazione e meditazione per promuovere l’equilibrio energetico: cura e accrescimento della propria energia interna (Qi). Si pratica per mantenersi in buona salute e per il benessere psicofisico.
A cosa serve il Qigong?
Il Qigong è utilizzato per molti scopi. La nostra scuola propone gli aspetti terapeutici-medici-salutistici e di crescita interiore di questa antica pratica.
Cosa significa Qigong?
L’espressione “Qigong” è comunemente tradotta con “la pratica dell’energia”. Più precisamente può essere resa con “l’abilità nell’uso delle energie vitali”.
Cosa significa allenare il Qi?
Allenare il Qi significa diventarne consapevoli, potenziarlo, eliminare i fattori patogeni che ne ostacolano il flusso e diventare capaci di dirigerne il percorso.
Chi ha inventato il Qigong?
Non è stata l’invenzione di una specifica persona, ma l’emergere di una cultura alla cui crescita hanno partecipato molti ricercatori dell’interiorità. I primi segni archeologici di pratiche Qigong sono vecchi di quasi 5000 anni.
Il Qigong ha a che fare con le arti marziali?
Le arti marziali hanno come base il Qigong, nel senso che richiedono un allenamento delle nostre energie per utilizzarle a scopo difensivo o offensivo, aumentano la capacità di concentrazione e la stabilità emotiva. Il Qigong proposto dal maestro Li Xiaoming è principalmente un Qigong volto non alla performance ma a migliorare la salute e alla crescita interiore.
Che differenza c’è tra Qigong e yoga
Il Qigong nasce in Cina, lo yoga in India. La cultura tradizionale cinese presta particolare attenzione alla dimensione energetica, mentre in quella indiana la dimensione psichica ha la predominanza. Il Qigong utilizza le conoscenze derivate dalla pratica della medicina cinese.
C’è un collegamento fra Qigong e medicina tradizionale cinese?
Si potrebbe dire che il Qigong è l’attività motoria, respiratoria e meditativa complementare alla medicina tradizionale cinese nella sua versione più autentica. Si potrebbe dire anche il contrario, che il Qigong costituisce la base esperienziale su cui è cresciuta la medicina cinese.
Il Qigong è soltanto una pratica fisica ed energetica per stare meglio o ha anche una dimensione spirituale?
Migliorare e stabilizzare la salute è il primo passo indispensabile per avviare un percorso di crescita interiore. Nella pratica del Qigong proposto dal maestro Li Xiaoming le due cose non sono distinte: l’una costituisce il punto di partenza per l’altra.
Il Qigong fa parte del Taoismo?
Un proverbio cinese dice: “Il taoismo e la medicina cinese hanno la stessa origine”. Il Qigong è al tempo stesso lo strumento per comprendere “l’ingegneria della natura” e il mezzo per curare la salute nel senso più ampio della parola.
Per imparare davvero il Qigong si deve andare in Cina?
Non è necessario andare in Cina, anche in Italia ci sono buoni istruttori in grado di guidare gli allievi nelle pratiche di base del Qigong. Il prof. Li Xiaoming, che viene regolarmente in Italia e che i soci FIMI hanno l’opportunità di seguire, è un vero maestro in grado di guidare gli allievi anche negli stadi più elevati del Qigong.
Si sono svolti numerosi viaggi in Cina di perfezionamento. Si spera di poterne fare altri.
Come si fa a diventare maestri di Qigong?
Il nostro maestro è il prof. Li Xiaoming. Il percorso per diventare istruttori comincia col frequentare i corsi organizzati dai circoli locali e prosegue con gli incontri nazionali di approfondimento e confronto. Ad ogni gradino compiuto, si svolgono verifiche tenute dagli allievi esperti. Solo il maestro può qualificare come “esperto” un allievo.
In Italia esistono buoni maestri di Qigong?
Il maestro Li Xiaoming nella sua più che trentennale attività in Italia ha formato diversi esperti, istruttori e praticanti di buon livello.
Qual è la differenza fra il Qigong e la normale attività fisica delle palestre occidentali?
Il Qigong fa prendere consapevolezza del proprio intrinseco naturale benessere attraverso la regolazione del corpo, del pensiero e del respiro. La normale attività fisica agisce sul sistema cardio-respiratorio e muscolo-tendineo in modo squilibrato dato che l’allenamento prevede uno stimolo stressante al sistema.
È faticoso come una ginnastica?
Non è fisicamente faticoso, ma occorre impegno. La fatica maggiore consiste nell’abbandonare vecchie abitudini e modi di vedere sé stessi e il mondo. Mentre sgranchiamo il corpo e calmiamo il respiro, incontreremo qualche difficoltà nel riconoscere certi aspetti poco sani di noi stessi, prima che la pratica diventi piacevole.
Quali benefici offre la pratica del Qigong?
La pratica regolare del Qigong può migliorare la salute fisica e mentale, ridurre lo stress, aumentare la flessibilità, rafforzare il sistema immunitario e promuovere una maggiore consapevolezza di sé.
Chi può praticare il Qigong?
Il Qigong è adatto a persone di tutte le età e condizioni fisiche. Non è necessaria alcuna esperienza precedente; i nostri corsi sono strutturati per accogliere sia principianti che praticanti esperti.
Ci sono limiti di età?
Tutti possono praticare il Qigong, anche gli anziani. Il Qigong insegnato da FIMI utilizza sempre pratiche dolci che, pur avendo grande efficacia per il riequilibrio energetico, non richiedono un impegno fisico pesante.
È solo pratica o è anche necessario uno studio teorico?
La pratica è basilare, ma una conoscenza dei fondamenti della visione tradizionale cinese della natura e della salute umana ha la sua importanza, che aumenta approfondendo la pratica.
C’è una relazione fra stile di vita e pratica del Qigong?
Tutti gli eccessi emozionali (rabbia, risentimento, paura, tristezza…) protratti nel tempo sono di grande ostacolo alla pratica del Qigong. Ma è anche vero che il Qigong può aiutarci ad equilibrare le nostre emozioni. Inseguire desideri e obiettivi eccessivi e non in armonia con la nostra natura ci allontana dalle giuste condizioni di pratica. Praticando Qigong ci si accorge sempre meglio di cosa ci fa bene e cosa ci fa male. Agire di conseguenza verrà sempre più spontaneo.
È necessario un abbigliamento particolare per la pratica?
Abiti comodi che permettano libertà di movimento, scarpe basse o calzini antiscivolo.
Ci vogliono attrezzature specifiche?
No, l’attività si svolge a corpo libero. Porta solo te stesso e la tua voglia di imparare!
Per avere buoni risultati quanto spesso si deve praticare il Qigong?
L’ideale sarebbe ritagliarsi uno spazio giornaliero, un appuntamento quotidiano di “dialogo con sé stessi”. Ma anche questo primo risultato potrebbe richiedere del tempo: il benessere e la piacevolezza della pratica vanno conquistati e non imposti. Non deve essere né troppo breve (pratica inefficace), né troppo lungo (pratica che ci scarica anziché ricaricarci). Fin quando è piacevole possiamo proseguire nella pratica; e dobbiamo interrompere prima che si manifestino segni di stanchezza o disagio.
È sufficiente andare in palestra una volta alla settimana?
Andare in palestra una o più volte alla settimana serve per apprendere gli esercizi da istruttori esperti, confrontarsi con gli altri e condividere le esperienze. Questo, però, non sostituisce la pratica personale.
Quanto tempo si deve dedicare ogni giorno?
Dieci minuti, meglio di niente; venti minuti, non c’è male; mezz’ora, bene; quaranta minuti, molto bene. Col tempo la pratica diviene una piacevole parte integrante della nostra giornata. A questo punto, sarà la pratica stessa, compatibilmente con i nostri impegni, a darsi il proprio ritmo. Si può, quindi, prolungare la seduta, ma attenzione a non “passare di cottura”!
Quanto tempo ci vuole per avere dei risultati?
Dipende dalla situazione in cui ci troviamo. I benefici cominciano presto, ma a volte le nostre aspettative e la nostra sensibilità sono fuorviate dall’ansia. La prima cosa da allenare è l’ascolto e questo richiede metodo e pazienza. Il Qigong è di aiuto in molte situazioni, ma ovviamente non può curare tutto o realizzare tutte le nostre aspettative.
In che modo il Qigong può migliorare la salute e prevenire la malattia?
Il Qigong migliora la salute perché sostiene gli organi e ne rafforza la funzionalità attraverso il nutrimento e il riequilibrio energetico. Secondo la medicina cinese, se il Qi (energia) è corretto non ci può essere malattia. Il miglioramento della salute e la prevenzione delle malattie si ottengono quindi con pratiche finalizzate al riequilibrio del Qi.
La pratica è sempre la stessa o va adattata alle condizioni di salute?
È sempre utile, a volte importante, adattare la pratica alle condizioni generali e di salute del praticante. Esistono tecniche specifiche indicate per determinati squilibri energetici ed utili in determinate situazioni patologiche.
Come si fa a scegliere le pratiche più adatte al nostro stato di salute?
In assenza di patologie importanti o complesse possono essere sufficienti i suggerimenti di un istruttore. O può essere il praticante che col tempo impara a riconoscere ciò che è più piacevole e più adatto per lui. In alcuni casi può essere necessaria una vera e propria diagnosi energetica fatta da un medico esperto utilizzando i metodi della Medicina Tradizionale Cinese (analisi dei sintomi, esame della lingua, dei polsi, ecc.).
Cosa può aspettarsi un anziano dalla pratica del Qigong?
Di applicare un metodo costruttivo e piacevole per prendersi cura di sé stesso; e, praticando con costanza, di sentirsi più giovane e più forte nonostante l’età anagrafica.
Perché un giovane che sta bene dovrebbe praticare Qigong?
Per conservare la propria salute, aumentare il proprio benessere, potenziare il proprio equilibrio interiore e le proprie facoltà mentali. Senza contare il fascino di entrare in una cultura antichissima così differente e così complementare rispetto alla nostra cultura occidentale.
È più efficace il Qigong o l'agopuntura?
Qigong e agopuntura sono complementari. Alcuni medici tradizionali cinesi dicono che agopuntura, fitoterapia e massaggio servono per mettere in grado il paziente di fare gli esercizi di Qigong.
In caso di malattia, il Qigong può sostituire i trattamenti farmacologici?
Questa è una domanda da rivolgere a un medico o terapeuta esperto che conosca il qigong, caso per caso. Il Qigong fa parte del campo delle medicine naturali. Può essere utile a sopportare meglio l’impatto di farmaci aggressivi e, in qualche caso ad alleggerire le terapie farmacologiche.
Per quali tipologie di malattie è consigliabile il Qigong?
Il Qigong rafforza l’organismo attivando le nostre risorse naturali. Si presta, quindi, a dare un beneficio nella maggior parte delle patologie, sia fisiche che nervose.
La pratica del Qigong può esser nociva o pericolosa?
Essendo una pratica naturale, le controindicazioni in linea di massima non sono gravi. Ciononostante, è opportuno farsi seguire da un esperto: a volte, non solo la nostra inesperienza, ma proprio la nostra voglia di fare bene ci possono indurre in errore.
Con il Qigong si può migliorare la propria costituzione?
Questo è proprio lo scopo principale del Qigong: non si propone come un rimedio sintomatico, ma come un’arte di “lunga vita”. Il Qigong, praticato con impegno, può essere visto come un processo di ri-forgiatura che opera sulla nostra energia, sui nostri organi ed anche sul piano psico-spirituale determinando una vera trasformazione costituzionale, non per diventare altro da noi stessi, ma il meglio di noi stessi.
Quali sono i vantaggi di essere socio?
L’iscrizione alla FIMI è indispensabile per frequentare tutti i corsi organizzati dai circoli aderenti e partecipare ai seminari del maestro e a quelli di formazione.
Come posso diventare socio dell'Associazione?
Per diventare socio è necessario iscriversi qui o presso la sede di uno dei circoli associati presenti sul territorio.
Dove si svolgono le lezioni di Qigong?
Le lezioni si tengono presso le sedi dei nostri Circoli Associati presenti in tutta Italia, con possibilità di sessioni all’aperto durante la bella stagione.
La FIMI insegna anche le arti marziali?
No.
Di quanti esperti o istruttori dispone la FIMI?
Sul territorio nazionale sono attivi numerosi esperti e istruttori.
È possibile partecipare a una lezione di prova?
Sì, offriamo la possibilità di partecipare a lezioni di prova gratuite presso i nostri Circoli Associati, per permetterti di conoscere meglio la disciplina e il nostro metodo di insegnamento.
È possibile partecipare alle lezioni del maestro Li Xiaoming?
Certamente, è una prerogativa dei soci FIMI.
Con i corsi FIMI, quanto tempo ci vuole per diventare istruttori?
Il percorso di “formazione continua” è personalizzato. Come minimo occorrono due livelli di tre anni ciascuno. Spesso ne occorrono di più.
Un buon viaggiatore non ha piani precisi e il suo scopo non è arrivare
Laozi